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Smaltimento metalli ferrosi CER 160117. La corretta gestione dei rifiuti da veicoli fuori uso

Lo smaltimento dei metalli ferrosi corrisponde al codice Cer 160117

Chi deve effettuare lo smaltimento di questo genere di materiali, per evitare procedure nocive per l’ambiente e, in molti casi, perseguibili penalmente, deve sempre rivolgersi a una ditta specializzata (iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali) che sia abilitata a condurre adeguatamente questo genere di servizi. Una volta individuata e contattata una ditta, toccherà a quest’ultima stilare i documenti che dimostrano l’effettuazione dello smaltimento dei materiali ferrosi.

Va detto che con il Decreto del 1 febbraio 2018, il Ministero dell’Ambiente ha dettato le modalità semplificate per l’esercizio delle attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi di metalli ferrosi e non ferrosi. Tale decreto, previsto dalla Legge n.124/2017, riguarda chi esercita attività di raccolta e trasporto e implica semplificazioni per le modalità di tenuta di diffusione e conservazione del Formulario di identificazione nel caso di raccolta presso più produttori-detentori.

L’operatore che intende svolgere un’operazione di smaltimento dei rifiuti ferrosi, dovrà produrre quattro copie del formulario di identificazione che dovranno essere compilate da chi ha richiesto il servizio. Tre documenti rimarranno in possesso della ditta, uno sarà di proprietà del produttore dei rifiuti.

L’attività di raccolta, è specificato sempre nel Decreto, deve, in ogni caso, concludersi nell’ambito della giornata in cui ha avuto inizio. Una volta conclusa l’operazione, la ditta che ha prelevato i rifiuti, può attivare una serie di processi relativi non solo allo smaltimento dei rottami ferrosi, ma anche al loro eventuale recupero.

Si tratta di una procedura utile e necessaria per il rispetto dell’ambiente.

Per effettuare una giusta manutenzione, ritiro e smaltimento dei rifiuti in questione, risulta obbligatorio rispettare tutte le normative vigenti in materia. 

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