SISTRI: Ecco il nuovo regolamento sulla classificazione dei rifiuti speciali nell’ultimo decreto del Ministero dell’Ambiente
Il nuovo regolamento Sistri entrato in vigore l’8 giugno scorso introduce una serie di novità minime sul ciclo di tracciabilità dei rifiuti. E’ stato un passo deludente nella sua incisività rispetto al passato poiché molti nodi irrisolti vengono ancora una volta rimandati a decisioni seguenti.
Le conseguenze di questo continuo modificarsi delle regole per il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti sta snaturando il vero scopo per il quale il SISTRI è nato, ovvero quello di contrastare i traffici illeciti di rifiuti mediante un supporto informatico capillare. Anzi, questa altalena di regolamenti ha creato non pochi problemi alle aziende virtuose e una confusione che ha permesso ad altre aziende di eludere facilmente i controlli sulla tracciabilità di rifiuti pericolosi e speciali.
Se lo si va ad analizzare nello specifico, il nuovo regolamento SISTRI ricalca il precedente, solo però in una versione più “ripulita”, demandando ai decreti successivi – i decreti attuativi – le opportune correzioni e proposte per il funzionamento ottimale dello strumento informatico.
Quello che ci auguriamo è che i decreti attuativi non si perdano nella numerosa sfilza di decreti che caratterizzano tuttora le procedure legislative per il SISTRI e che ben presto si arrivi ad un regolamento definitivo che possa finalmente fare chiarezza tra gli addetti ai lavori.
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