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PACCHETTO ECONOMINA CIRCOLARE: Le nuove regole UE per la gestione dei rifiuti in vigore dal 4 luglio 2018

Il 4 luglio gli Stati membri dell’UE hanno approvato una serie di misure ambiziose, che riguardano i rifiuti e che fanno parte delle sfide per il futuro, e riguardano la politica generale dell’UE sull’economia circolare.Infatti le quattro Direttive dell’ Unione Europea ne compongono il “pacchetto”.

Alla base di tutto c’è la riconferma del principio secondo cui spetta ai singoli Stati la scelta sulla gestione pubblica o privata in materia di rifiuti.

Le direttive pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea sono: la Direttiva 2018/849 che ritocca le direttiva 2000/53/CE, 2006/66CE e 2012/19/UE che riguardavano i veicoli fuori uso, le pile e gli accumulatori e i rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche e da apparecchiature elettroniche rispettivamente.
L’altra direttiva approvata è la 2018/850 che riforma la direttiva 1999/31CE che riguardava le discariche.
Inoltre sono state approvate la Direttiva 2018/851 che emenda la direttiva del 2008/98 in tema di rifiuti, e la Direttiva 2018/852, che riguarda gli imballaggi e i rifiuti collegati all’imballaggio stesso.

Entro due anni, ogni Stato membro dovrà includere nella propria legislazioni tali direttive. Obiettivo principale di tali direttive è ridurre la somma dei rifiuti che non vengono riciclati.

In che consiste l’economia circolare?

Prendendo come esempio il modello ciclico della natura, l’economia circolare si presenta come un sistema di utilizzo delle risorse in cui prevale la riduzione degli elementi: ovvero ridurre la produzione, riutilizzando quegli elementi che, a causa delle loro proprietà, non possono ritornare nell’ambiente.
L’economia circolare sostiene quindi l’uso di materiali biodegradabili nella produzione di beni di consumo, che non causano danni ambientali.

Obiettivi delle quatto direttive

Le quattro direttive sostengono la necessità di un miglioramento nella gestione dei rifiuti all’interno dell’Unione. In particolare si parla di gestione sostenibile dei rifiuti, per salvaguardare, proteggere e migliorare l’ambiente, tutelando la salute degli uomini. Questo può essere fatto attraverso un uso saggio delle risorse naturali, attraverso le norme che basano l’economia circolare.

In particolare si parla di aumentare il riciclaggio, che dovrà raggiungere il 55% dei rifiuti cittadini sia domestici che commerciali, percentuale che dovrà salire entro il 2035 ad oltre il 60%. Il 65% degli imballaggi dovrà andare incontro a processi di riciclaggio entro il 2025, aumentando la percentuale del 5% entro il 2030.

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