Legambiente pubblica Malaria 2017, il rapporto annuale sull’inquinamento delle città italiane
Anche quest’anno Legambiente pubblica Mal’aria, il dossier che mette in evidenza l’inquinamento nelle principali città italiane che si è avuto nel corso del 2016.
C’è subito da dire che purtroppo non ci sono novità positive rispetto allo scorso anno e il panorama è decisamente sconfortante. Pur evidenziando valori più bassi di PM10 rispetto agli anni passati, il dato generale mostra che in alcune città come Torino e Milano le concentrazioni di polveri sottili sono state di due o tre volte superiori ai valori stabiliti dall’OMS per la sicurezza delle persone e la salubrità dell’aria.
Interessante è anche il dato stagionale: se infatti le concentrazioni di PM10 nei mesi estivi risultano più basse di quelle invernali, c’è da dire che proprio durante il periodo freddo le polveri sottili aumentano in modo esponenziale, molto di più rispetto agli altri anni monitorati.
Andando invece nello specifico per quanto riguarda le singole città, a giungere al triste primato dei superamenti annui di livelli di PM10 è Torino con 89 superamenti. A seguire Frosinone con 85 e Milano con 73. La prima città del sud Italia è Napoli che si classifica al 17 posto nazionale con 58 superamenti annui.
I rimedi per far fronte a questa ormai consuetudine sono già stati ampiamente suggeriti nei rapporti precedenti, tuttavia si fatica sempre molto, anzi troppo, per realizzare e portare avanti politiche che riescano a smuovere la situazione attuale, e le responsabilità non sono solo da ricercarsi nella politica e negli amministratori ma anche nei comportamenti di ogni singolo cittadino.
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