• Home
  • I registri di carico e scarico per lo smaltimento dei rifiuti. Quali sono le sanzioni per le irregolarità?

I registri di carico e scarico per lo smaltimento dei rifiuti. Quali sono le sanzioni per le irregolarità?

La corretta tenuta del registro di carico e scarico per le aziende che si occupano di smaltimento rifiuti è una conditio sine qua non per essere autorevoli e professionali nel settore del trattamento dei rifiuti pericolosi.

Purtroppo in molti casi, la compilazione del registro è demandata a personale non adeguatamente formato per un’attività troppo spesso sottovalutata e considerata un qualcosa di superficiale e da affidare a chiunque.

Ricorrere a personale qualificato invece può fare realmente la differenza: oltre ad evitare le sanzioni previste in caso di irregolarità, spesso il professionista riesce a far addirittura risparmiare diverse migliaia di euro all’imprenditore per i carichi da smaltire negli impianti di trattamento rifiuti. Va da se che questo genere di approccio, oltre ad essere eticamente ed ecologicamente corretto, comporta anche un risparmio per le casse dell’azienda.

Ma cosa si rischia in caso di mancata compilazione o erroneità del registro di carico e scarico?

C’è da dire che le sanzioni prevedono ammende piuttosto salate a secondo della gravità delle inadempienze (tipologia di rifiuto, codici Cer, mancato inserimento del numero ordine dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, ecc..) e si differenziano per il registro di rifiuti pericolosi e non pericolosi.

La legge infatti prevede una sanzione amministrativa pecuniaria che va dai 2.600€ fino a 15.500€ per irregolarità nei registri di carico e scarico di rifiuti non pericolosi.

Per i registri di carico e scarico di rifiuti pericolosi si va da un minimo di 15.500€ fino ad un massimo di 93.000€.

Facebooktwittergoogle_pluslinkedin

Tag: , , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *