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Le 10 proposte di Legambiente al governo per rilanciare l’economia circolare

Oltre il 50 per cento delle aziende che investono nell’economia circolare aumentano l’offerta occupazionale

A dirlo è uno studio condotto da Legambiente e Università di Padova. Ma a trarre dei benefici, per varie ragioni, è anche lo Stato, l’Ambiente e i cittadini.

Ma cos’è nello specifico l’economia circolare?

Si tratta di un sistema economico in cui circolano idee di rigenerazione, di riciclo e di riuso. Per fare i modo che questo sistema possa decollare in Italia, Legambiente ha proposto al Governo 10 soluzioni pratiche per cancellare in un solo colpo tutti gli ostacoli, principalmente di carattere normativo, che rallentano il processo di sviluppo dell’economia circolare.

Va detto, infatti, che dei 165 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, speciali e pericolosi (pari al 33 per cento del totale complessivo prodotto in Italia), 55 milioni di tonnellate sono ancora in attesa dei decreti End of Waste, che faciliterebbero invece un loro corretto riciclo, riducendo di fatto il loro conferimento in discariche e inceneritori. Per non parlare poi dello smaltimento illegale che in questo modo verrebbe combattuto efficacemente.

Ecco le 10 proposte di Legambiente:

  1. una norma efficace sull’End of waste;
  2. implementare gli impianti per il riciclo e il riuso dei rifiuti urbani e speciali, rendendo autosufficienti le regioni;
  3. una tariffa puntuale e obbligatoria per ridurre e prevenire la produzione dei rifiuti grazie ai sistemi di raccolta domiciliare, sul modello di quanto già fatto con legge regionale in Emilia Romagna o Lazio;
  4. una nuova ecotassa sui rifiuti in discarica basata sui quantitativi pro capite di secco residuo smaltito;
  5. un mercato dei prodotti realizzati con le norme relative al Green Public Procurement (GPP) e l’applicazione obbligatoria dei Criteri ambientali minimi (Cam) nelle gare d’appalto;
  6. rafforzare il sistema dei consorzi obbligatori;
  7. garantire più controlli lungo tutta la filiera dei rifiuti, per combattere concorrenza sleale e traffici illeciti con l’emanazione dei decreti ministeriali della legge 132/2016 che ha istituito il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente formato da Ispra e dalle Arpa;
  8. controlli a tappeto sul territorio nazionale, per contrastare la vendita dei sacchetti fuori legge, garantire il rispetto del bando dei cotton fioc non compostabili, valutare la regolarità delle fideiussioni degli impianti di gestione rifiuti, etc;
  9. l’approvazione in tempi rapidi del disegno di legge Salvamare sulla plastica monouso;
  10. abbattere l’uso della plastica per l’ortofrutta nei supermercati.
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