Il SISTRI 2017: forse un rinvio del regime sanzionatorio?
Una sentenza del TAR ha messo in stand by l’applicazione del nuovo SISTRI 2017 a causa di una consulenza tecnica, richiesta come approfondimento, per l’affidamento al nuovo gestore.
Tuttavia il regime sanzionatorio non è stato intaccato da questa sentenza, ma la richiesta degli operatori, ovviamente, è quella di predisporre uno slittamento del termine ultimo per adeguarsi alle indicazioni del sistema informatico di tracciabilità rifiuti. È infatti improbabile che tale termine, fissato per il 1 gennaio 2018, possa in qualche modo essere rispettato se l’intero SISTRI non è ancora operativo.
Un segnale positivo è stato dato in tal senso anche dal Ministro Galletti che ha assicurato tutti gli addetti ai lavori che nel suo Dicastero ci si sta muovendo in questa ottica e che a breve verranno ridefiniti tutti i termini temporali per l’adeguamento delle imprese al nuovo SISTRI. La filiera dei rifiuti infatti è un argomento caldo in questi giorni perché è sì basilare e necessario un controllo serrato sulla produzione dei rifiuti nelle aziende, ma d’altro canto le stesse aziende devono essere messe nelle condizioni ottimali per poter adeguarsi al nuovo SISTRI 2017.
Nell’attesa quindi che il Ministero si muova per ridefinire i termini, le aziende possono cominciare a formarsi sulle nuove indicazioni del SISTRI, fatto salvo però il “doppio binario” che a questo punto parrebbe allungarsi visto l’intervento del Tribunale Amministrativo Regionale.