GESTIONE DEI RIFIUTI DA MANUTENZIONE DI IMPIANTI E MACCHINARI
Come gestire i rifiuti derivanti dalle attività di manutenzione?
Prima di trattare questa tematica, è molto importante chiarire le figure del produttore e del detentore dei rifiuti dandone la definizione.
Come viene riportato nel comma I dell’art. 183 del D. Lgs.152/2006 alla lettera F, il produttore dei rifiuti viene identificato come “il soggetto la cui attività produce rifiuti e il soggetto al quale sia giuridicamente riferibile detta produzione (produttore iniziale) o chiunque effettui operazioni di pretrattamento, di miscelazione o altre operazioni che hanno modificato la natura o la composizione di detti rifiuti (nuovo produttore)“.
Il detentore dei rifiuti è “il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che ne è in possesso”, come viene definito nello stesso articolo, alla lettera H.
L’art. 183, precedentemente citato, indica come rifiuto”qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l’obbligo di disfarsi”. Sarà bene chiarire, quindi, il soggetto che decide di liberarsi del rifiuto. Colui che detiene il rifiuto può essere un soggetto diverso dal produttore.
Le attività di manutenzione:
- attività di Manutenzione esterna (compiuta presso l’unità di produzione del committente) su beni posseduti dal committente;
- attività di Manutenzione esterna su beni di proprietà del manutentore;
- attività di Manutenzione interna (presso colui che effettua attività di manutenzione) su beni di proprietà del committente;
- attività di Manutenzione interna su beni di proprietà del manutentore.
La gestione dei rifiuti quando la manutenzione viene affidata a terzi
Il tema della gestione dei rifiuti diventa via via sempre più spinoso nell’eventualità in cui la manutenzione venga affidata a terze persone.
Occorre innanzitutto individuare il momento in cui viene creato il rifiuto. Nei casi di manutenzione di macchinari o impianti ad opera di terzi, il rifiuto si origina quando, da tale attività di manutenzione, si generano componenti che richiedono una sostituzione e/o scarti.
Bisogna poi individuare colui che è, a livello giuridico, il produttore, ovvero colui che detiene il rifiuto. L’affidamento dell’attività di manutenzione a terze persone le quali godono di autonomia organizzativa e decisionale, fa sì che questo terzo soggetto diventi il produttore iniziale del rifiuto, poiché svolge un’attività di manutenzione autonoma. In sintesi, il produttore del rifiuto che deriva da tale attività di manutenzione è responsabile dell’imballaggio dei rifiuti derivati dalla sua attività, imballaggio che dovrà evitare il percolamento e la dispersione aerea di tali rifiuti.
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