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Bonifica siti contaminati da rifiuti pericolosi: ultimi sviluppi dal Ministero dell’Ambiente.

Firmato protocollo di intesa tra il Ministero e alcune società partecipate per l’avvio delle procedure di bonifica. Al vaglio alcuni fondi europei in erogazione per espletare le operazioni.

 

È di qualche settimana fa la notizia della firma del protocollo di intesa promosso dal Ministero dell’Ambiente con la prima delle società partecipate che si dovrà occupare delle bonifiche di siti contaminati oggetto di commissariamento. L’obiettivo finale è appunto quello di effettuare la bonifica dei siti nel più breve tempo possibile per non incorrere nelle temute sanzioni europee che in caso di inadempienza, scatteranno nel prossimo dicembre.

 

Ovviamente bonificare in modo celere non si deve tradurre in una scarsa qualità del lavoro da fare. Accanto all’obiettivo di non incorrere nelle sanzioni, vi è quello altrettanto importante di restituire al territorio e alle persone un sito che possa essere finalmente visto come una risorsa e non come una minaccia per la salute. A tal proposito sono stati previsti alcuni fondi assegnati con la Contabilità speciale attivata proprio in virtù della normativa giuridica vigente

 

Le procedure di impiego di questi fondi sono state immediatamente attivate e consentono, tra le altre cose, al commissario di avvalersi anche di società a capitale pubblico, cosa che amplia notevolmente l’efficacia in tempi brevi delle operazioni di bonifica.

 

Il prossimo 2 dicembre scade appunto la semestralità del pagamento delle sanzioni UE e, in caso di inadempienza, verranno varate nuove procedure di infrazione con annesse sanzioni. Tuttavia l’impegno è costante e le forze disponibili sufficienti per evitare questo iter.

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