AEE, ovvero le apparecchiature elettriche ed elettroniche. Cosa c’è da sapere per l’immissione sul mercato
Produrre, commercializzare AEE e successivamente smaltire i RAEE comporta una serie di regole ben precise che ogni addetto ai lavori deve seguire.
Un produttore di AEE ha precisi adempimenti da rispettare per essere in regola con l’attività che svolge. Anzitutto deve prevedere uno smaltimento RAEE che non sia assimilato ai rifiuti urbani misti, ma che venga effettuato da ditte specializzate nello smaltimento di questa particolare tipologia di rifiuti speciali.
Deve predisporre un sistema di ritiro e raccolta RAEE a fronte di un acquisto di un AEE (il cosiddetto “uno contro uno”), avendo particolare cura nel prevenire potenziali effetti disastrosi per l’ambiente circostante data la presenza di sostanze pericolose contenute in questi rifiuti.
Il produttore deve inoltre apporre l’apposito marchio che contrassegna le AEE e indica il nome di chi ha la ha realizzate, il logo del produttore e il numero di registrazione presso il Registro Nazionale. Tra i marchi da apporre vi è anche quello relativo allo smaltimento per evitare che i RAEE vengano smaltiti come rifiuti organici misti.
Infine, oltre all’iscrizione al Registro Nazionale, il produttore deve anche ottemperare agli obblighi di iscrizione presso l’Albo dei Gestori Ambientali. Questo consente al produttore di essere in regola anche dal punto di vista del corretto smaltimento dei RAEE secondo la normativa vigente.
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