Smaltimento Amianto. Ecco le linee guida per ottenere gli incentivi sulla bonifica

In Italia  l’utilizzo dell’amianto è stato affrontato in modo pressoché definitivo grazie alla legge 257 del 1992 che ne ha vietato l’utilizzo in ogni settore data la sua alta pericolosità per la salute pubblica.

È risaputo infatti che l’amianto in fase di decomposizione rilascia nell’aria fibre sottilissime che possono infiltrarsi facilmente nel nostro organismo semplicemente inalandole e provocando diverse tipologie di malattie molto gravi, compresi tumori.

Lo stato attualmente sta intervenendo in materia di incentivi su questa tipologia di rifiuti speciali in modo da aiutare il privato cittadino e le aziende a sostenere le spese della bonifica dell’amianto ancora presente in case e capannoni industriali.

Questo genere di contributi si vanno ad aggiungere ad altri incentivi sui rifiuti pericolosi emanati da comuni e regioni e prevedono detrazioni anche a fondo perduto per le aziende mentre per i privati cittadini sono possibili detrazioni fino al 50% dell’importo speso per la bonifica.

Altra forma di incentivo prevede l’utilizzo del credito d’imposta del 50% delle spese sostenute da parte delle aziende per la rimozione e lo smaltimento.