I rifiuti speciali non pericolosi possono essere assimilati ai rifiuti urbani. Ecco le nuove indicazioni
Con una sentenza di qualche mese fa la Cassazione ha deliberato che i soggetti che producono rifiuti speciali non pericolosi in misura superiore a quelle definite nelle tabelle comunali, possono essere soggette ad esenzione della tassazione a patto che vengano rispettate alcune direttive contenute nel testo della sentenza.
Nello specifico per ottenere l’esenzione bisogna produrre sia li Modello Unico di Dichiarazione ambientale (il MUD) che i registri di carico e scarico come elementi comprovanti l’attività di produzione dei rifiuti.
Tuttavia tale documentazione è necessaria ma non sufficiente. Vanno allegati altresì altri documenti atti a garantire che ci sia stata una produzione di rifiuti speciali in misura superiore ai valori stabiliti dalla relativa delibera comunale e un successivo smaltimento di rifiuti speciali operato da ditte specializzate.
I documenti da allegare sono quindi fatture, contratti e altri documenti che possano certificare oltre ogni ragionevole dubbio che la società ha diritto ad essere esentata dal pagamento della tassa che invece deve essere pagata dalle ditte che si sono occupate dello smaltimento eccedente.
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